Mostra CARTA CONTA di Agnese Meroni
CARTA CONTA mostra di Agnese Meroni dall'11 ottobre al 5 novembre 2016
leggi tuttoCARTA CONTA mostra di Agnese Meroni dall'11 ottobre al 5 novembre 2016
leggi tuttoSabato 15 ottobre, ore 17.00, incontro con Bruno Arpaia
leggi tuttoIl regolamento prevede che l'atleta possa usare aste di qualsiasi lunghezza, costruite in bambù o in fibra di vetro, e che le possa impugnare in qualsiasi modo e a qualsiasi altezza; non è possibile, dopo lo stacco da terra, spostare le mani verso l'alto arrampicandosi sull'asta, pena la non validità del salto stesso.
Ogni atleta ha a disposizione tre salti e ogni volta che supera una misura la quantità dei salti a disposizione viene riportata al numero di tre; l'atleta è eliminato quando gli rimangono zero salti a disposizione. La tattica più comune è di utilizzare - se necessario - tutti e tre i salti a disposizione per una stessa misura, fino a che non la si supera, ma è anche possibile, per esempio, usarne solo due e - non avendo ancora superato la misura - riservare l'ultimo tentativo per una misura successiva.
Le misure partono da una quota di apertura e vanno via via crescendo, fino all'eliminazione di tutti gli atleti. Ad ogni nuova misura gli atleti vengono chiamati a saltare secondo un ordine prestabilito dal giudice di gara, normalmente tramite sorteggio, e possono o saltare oppure passare la misura, aspettando quella successiva: non è possibile più saltare una misura che si è passata.
Per ogni salto ciascun concorrente ha a disposizione un tempo prestabilito, che varia a seconda del numero di atleti ancora in gara. Il tempo per il salto parte dal segnale di pista libera o di bandiera bianca del giudice e la rincorsa dell'atleta deve partire prima che questo tempo finisca, pena la nullità del salto; è previsto l'uso di una bandiera gialla per indicare l'approssimarsi della fine del tempo a disposizione (mostrata all'atleta per gli ultimi 15 secondi). Per ogni tentativo il concorrente può chiedere di variare la distanza dei ritti rispetto alla cassetta d'imbucata, per uno slittamento massimo di 80 cm in avanti. All'inizio della gara ogni atleta può comunicare la propria variazione dei ritti standard, che viene impostata dai giudici di gara in mancanza di altre comunicazioni da parte dell'atleta
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