con Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno, Micaela Ramazzotti, RenatoCarpentieri (Italia, 2017, 103’).
TRAMA (tratta dalla pagina fb del Cinema Nuovo)
Lorenzo è un anziano avvocato appena sopravvissuto ad un infarto. Vive da solo a Napoli in una bella casa del centro, da quando la moglie è morta e i due figli adulti, Elena e Saverio, si sono allontanati. O è stato lui ad allontanarli? Al suo rientro dall'ospedale, Lorenzo trova sulle scale Michela, una giovane donna solare e sorridente che si è chiusa fuori casa, cui l'avvocato dà il modo di rientrare dal cortile sul retro che i due appartamenti condividono. Quella condivisione degli spazi è destinata a non finire: Michela e la sua famiglia - il marito Fabio e i figli Bianca e Davide - entreranno nella vita dell'avvocato con una velocità e una pervasività che sorprenderanno lui stesso. Ma un evento ancor più inaspettato rivoluzionerà quella nuova armonia, creando forse la possibilità per recuperarne una più antica.
Ispirato al romanzo "La tentazione di essere felici" di Lorenzo Maraone, il film di Amelio dichiara le sue intenzioni fin dal titolo: perché il regista va a stanare la tenerezza nascosta nelle stanze della casa oscura di Lorenzo e nelle pieghe del viso stanco e chiuso di quell'uomo che dichiara di non amare nessuno.
La tenerezza è un film peripatetico non solo perché deambula lungo corridoi, moli, navate di chiesa e tunnel d'aeroporto come se risalisse altrettanti cordoni ombelicali e si aggira per i vicoli di Napoli con l'irrequietezza, ma soprattutto perché cammina intorno al dolore circoscrivendolo in cerchi sempre più stretti senza avere mai il coraggio di entrarci dentro, se non in maniera infantile e violenta.
Tutti i personaggi si parlano, attraverso dialoghi sublimi per delicatezza e intuizione, senza dire mai fino in fondo ciò che pensano, eppure ogni loro parola, ogni loro sguardo lascia intravvedere squarci di dolorosa verità, e fa trapelare quel desiderio di essere amati che è, appunto, voglia di tenerezza.
Renato Carpentieri recita il ruolo di una vita regalando a Lorenzo tutte le sfumature di un mestiere amato e di un'umanità profonda, Elio Germano lascia trapelare la sua caratteristica rabbia compressa in una scena memorabile per intensità espressiva e strazio esistenziale. Giovanna Mezzogiorno incarna la durezza che le è stata trasmessa dal padre come unico codice comunicativo ma resta dura senza perdere la tenerezza, perché è ancora capace di tradurre "il suono della voce, il fiato, quello che le persone hanno nella testa". E tenerissima è Micaela Ramazzotti, richiamo di vita talmente potente da diventare irresistibile, ma anche così emotivamente ingestibile da generare l'impulso di sopprimerlo (da mymovies.it)
Scheda e trailer su www.cinemanuovoomate.it
Ingresso: Intero euro 5, ridotto euro 4